STORIA DI UN MARCHIO DI SUCCESSO
GENNY è un marchio simbolo di lusso e di femminilità tutta Made in Italy.
Nato nel 1962 grazie all’intuito e alle capacità di Arnaldo e Donatella Girombelli diventa, anno dopo anno, sempre più
riconoscibile e desiderabile dal pubblico femminile.
Il momento che segna la vera svolta ed il successo del marchio avviene nel 1973, quando un giovane Gianni Versace viene
nominato stilista per GENNY ed inizia a costruire la metamorfosi di un brand che durerà nel tempo. Numerosi talenti artistici
si sono poi alternati nei decenni a seguire: Claude Montana, Dolce e Gabbana nonché Christian Lacroix.
Nel 2011 GENNY entra a far parte del gruppo veronese SWINGER INTERNATIONAL S.p.A., azienda di abbigliamento leader
nel settore che da oltre 50 anni lavora con grande capacità manageriale, creatività e sviluppo industriale raccogliendo esperienze e intessendo collaborazioni con importanti brand della moda.
Nel 2013, Sara Cavazza Facchini viene nominata Direttore Creativo di GENNY e miglior interprete del brand grazie alla sua
particolare sensibilità verso il gusto femminile e la sua raffinata creatività che sa essere, al contempo, contemporanea e sartoriale.
SARA CAVAZZA FACCHINI
CREATIVE DIRECTOR
La ricerca costante di valorizzazione della figura femminile è al centro del pensiero creativo di Sara Cavazza Facchini il
cui lavoro è influenzato dalle arti visive internazionali. La sua storia è il frutto della coesistenza di differenti armonie, che abbracciano culture diverse e geografie opposte: intimamente cosmopolita e intensamente curiosa, Creative Director è
sensibile alle diversità culturali che la spingono a viaggiare per il Mondo e ad esplorare profondamente la realtà nella quale vive e si muove.
Sara Cavazza Facchini approccia il ruolo di Creative Director con rispetto e passione. Studia gli archivi della Maison e si
appropria dei codici identitari e ne costruisce una nuova interpretazione fresca e contemporanea. Tra i meriti ascrivibili alla direzione creativa di Sara Cavazza, c’è senza dubbio quello di aver costruito un’identità coerente della Maison che si è poi
tradotta in un linguaggio di estro e di stile capace di conquistare sempre maggiori consensi sia nella critica degli addetti ai lavori sia nel pubblico. Inoltre, la sua empatia diventa volano per costruire rapporti con il mondo delle celebrity e dei media.